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Christo

Brani dagli scritti degli studenti 

Questo documentario ci mostra la costruzione e la realizzazione del progetto "The Floating Piers" comprese discussioni e ostacoli, permettendoci di entrare nella storia e vivendola al fianco dei protagonisti. 
(Isotta Radelli, Istituto Istruzione Superiore Statale Des Ambrois, Oulx)


Siamo talmente vicini al protagonista che in molteplici scene possiamo osservare la personalità stessa di Christo: esuberante, precisa e a tratti narcisista.
(Virginia Schirru, Istituto Istruzione Superiore Statale Des Ambrois, Oulx)


Il film documentario racconta l'intero percorso di realizzazione di “Floating Piers”, progetto ambizioso e visionario di Christo e di sua moglie Jeanne Claude, assieme alla quale l'artista bulgaro ha concepito e realizzato ogni installazione ed opera di land art, nell'arco di cinquant'anni di carriera. Il regista è lo scrittore e film maker  bulgaro Andrey Paounov, vincitore del premio Silver Wolf e del River Run International Festival, che, dopo aver partecipato anche al Cannes festival, è stato premiato al Locarno International Film Festival,  proprio per “ Christo walking on the water”. “Christo walking on the water” ci dice il regista “ ha un doppio significato. E' un riferimento all'esperienza offerta da The floating piers, ma rappresenta anche l'obiettivo finale: realizzare un film che possa offrire ad ogni spettatore l'opportunità di camminare sulle orme di Christo e della sua creazione”. E questo accade, infine, dopo aver seguito Christo ed il suo staff, sin dalla prima progettazione nel suo studio, dove possiamo vederlo mentre realizza una gigantesca stampa del ponte, che si snoda come un serpente dorato sulle acque del lago d'Iseo e  mentre discute animatamente con i suoi collaboratori; lo seguiamo mentre si reca in una scuola e spiega ad i bambini che la passione per ciò che fa lo spinge ad investire tutte le sue energie nei suoi progetti, assistiamo al suo viaggio verso l'Italia, al suo arrivo sul lago ed al turbinio di incontri con la prefettura locale per avere i permessi di realizzazione dell'opera, all'organizzazione del lavoro sul cantiere, ai sopralluoghi in motoscafo, ripresi dall'alto, in cui il lago sembra riflettere luce in continuo movimento ed in tutto questo Christo è sempre animato, concentrato, diretto all'obiettivo, quasi folle, ma per lui, necessario, di creare un pontile galleggiante autoportante e fasciato di tessuto, lungo tre chilometri, su cui migliaia di persone proveranno la sensazione di camminare sull'acqua. E' l'artista stesso a dirci che i suoi progetti sono opere d'arte e sono del tutto inutili e che esistono solo perché a lui ed alla moglie, qui già scomparsa, ma continuamente da lui celebrata, piace realizzarli e guardarli, è l'artista stesso a ricordarci che quest'opera deve essere vissuta, goduta in uno spazio fisico, in un tempo fisico, autentico: egli rifiuta la virtualità di questo tempo, tanto da odiare i media tecnologici, di cui si deve servire per comunicare a distanza con il suo staff: Christo celebra la realtà sociale di migliaia di persone che si riversano sul suo ponte, dopo esser stati pazientemente ore in fila ad attendere il proprio turno per salire e camminare, finalmente, sull'acqua. Seguiamo Christo, per un'ultima volta, sull'elicottero, da cui ci appare, in tutta la sua abbagliante luce, la distesa azzurra del lago attraversata dall'oro drappeggiato del pontile, gremito di uomini, donne e bambini, simili a statuine di uno strano presepe in movimento e ci chiediamo quanto sarebbe potuto essere diverso, se fossimo stati lì anche noi. Io, di sicuro, ne sarei stata felice. 
(Alessia Anajs Menarini, Liceo Statale Aprosio, Ventimiglia)


Amate l’arte e la determinazione? Ecco il documentario fatto apposta per voi. 
(Carlotta D'Adamo, Liceo Statale Aprosio, Ventimiglia)


Il film permette allo spettatore di diventare osservatore diretto dell’opera, come se si stesse partecipando attivamente alla realizzazione dell’opera stessa e si vivessero i momenti di tensione relativi ai vari problemi che si susseguono durante la realizzazione insieme a Christo e al suo assistente Vladimir. 
(Andrea De Marchi, Istituto Istruzione Superiore Statale Des Ambrois, Oulx)


Stupore e fascino: questo ciò che l’artista belga Christo cerca di regalare ogni volta agli osservatori delle sue opere d’arte. Definibile come "manifattore di cose potenzialmente irrealizzabili", nel giugno del 2016 questo esile uomo dalle grandi idee, insieme a numerosi collaboratori, inaugurò una passerella galleggiante lunga tre chilometri la quale permetteva di attraversare da un’isola all’altra, il lago d’Iseo. Ed è proprio il regista Andrey Paounov che in soli 100 minuti, ha portato sul grande schermo un documentario intitolato “CHRISTO – Walking On Water”, attraverso il quale ci mostra senza veli e con immagini di grande impatto l’intero processo di realizzazione del “The Floating Piers”, titolo dell'opera. Le scene ci vengono presentate tramite un occhio del tutto oggettivo ma che non si astiene dal cogliere e mettere in risalto i tratti ironici e bivalenti dell’artista-protagonista.  Sono ricorrenti  infatti momenti nei quali Christo lascia trasparire il suo lato burbero, sostenendo con forza ogni sua decisione, ponendosi in contrapposizione con il suo essere fragile e la sua costante necessità di esser affiancato da Vladimir, il suo fidato assistente. Un susseguirsi di immagini conduce lo spettatore in tutto il percorso che queste due persone di gran personalità sono tenute a seguire per vedere con i loro occhi una straordinaria opera d’arte. 
(Rachele Pelle, Istituto Istruzione Superiore Statale Des Ambrois, Oulx)


Giugno 2016: la chioma bianca di Christo, un uomo sull’ottantina dalla camminata fragile in netta antitesi col suo spirito, viene scompigliata dal vento del lago di Iseo. Le onde dolci del lago si infrangono sulla banchina: ma proprio sopra queste la genialità di Christo, artista di fama mondiale, e della moglie Jeanne Claude, mancata nel 2009, ha concepito un progetto di grande portata: realizzare un camminamento di tre chilomentri su quelle stesse onde dolci. Ed è così che il docufilm Christo- Walking on Water, racconta la realizzazione di questo progetto con la dinamica cadenzata della realtà mostrando l’arte nella vita di un uomo e come questa, scontrandosi con realtà materiali, burocrazia o l’imprevedibilità degli agenti atmosferici, coinvolga la sinergia di più menti e forze. Il film, proprio come l’acqua che prima di incresparsi nell’onda procede tranquilla, alterna momenti quasi statici ad altri febbricitanti molto spesso accompagnati da un  sonoro allegro, “scrosciante”. 
(Cristina Rosso, Istituto Istruzione Superiore Statale Des Ambrois, Oulx)